Alle prove, mentre si prepara lo spettacolo dei bambini, con cui crediamo di cambiare il mondo, viene fuori che anche noi ci prepariamo al Natale “consumistico” come tutti gli altri.
Ma come è questo mondo in cui viviamo?
Un mondo fatto di tv, ideali futili, cose virtuali, dove la vera realtà è completamente nascosta.
Attraverso l’incontro con i nostri bambini “a chi è come loro appartiene il regno di Dio” (Mc 10,14), ci rendiamo conto che anche noi siamo combattuti tra il natale “vero” e il natale “falso”, che anche noi siamo nell’errore come tanti altre persone nel mondo, si scopre che nessuno è perfetto, neppure il nostro gruppo.
Ma allora come fare a cambiare questo mondo, un mondo in cui siamo destinati a vivere e che non vogliamo così? L’unica è chiedere aiuto a Dio, affidarsi a lui con la preghiera, fermarsi per unistante a riflettere lasciando che tutte le cose ti scorrano intorno. E’ il momento di riflettere, affidarsi completamente e Dio con la preghiera.
Solo quando la nostra anima è veramente libera, dall’odio, dai rancori, dalle cose di questo mondo è possibile ascoltare Dio che ci parla.
E Dio ci fa vedere che non siamo soli, e ci rendiamo conto che per cambiare il mondo bisogna aiutare gli altri, cambiando se necessario prima noi stessi! Noi occupiamo soltanto la metà del cielo ed è soltanto amando gli altri che riusciremo a completare quella parte del cielo che ci manca.
Quando tutti gli uomini si aiuteranno l’uno con l’altro ci sarà il “mondo nuovo”,ed allora sarà veramente Natale.
